
IL NUOVO SGUARDO SULLA NATURA
Un aspetto importante della civiltà rinascimentale è il nuovo modo di guardare la natura. Essa comincia ad essere guardata ed esplorata con l'occhio di uno scienziato che osserva, analizza, presenta ipotesi e spiegazioni.
Tale concezione possiamo trovarla in un'opera di Telesio, intitolata La natura secondo i propri principi (De rerum natura). In essa l'autore afferma che l'uomo non deve imporre schemi alla natura, ma deve scoprire le leggi specifiche che sono conosciute. Queste leggi si identificano con l'azione di due forze contrastanti: il caldo, principio di movimento, e il freddo, principio di immobilità, le quali nell'universo si applicano alla materia. Per Telesio le forze e la materia non possono essere mai separate: le prime agiscono producendo effetti, la seconda non esiste. La sostanza è data dall'unione di forza e materia.
Secondo Telesio, gli scienziati non hanno osservato bene come le cose si verificano realmente.
L'accusa rivolta alla scienza del passato è quindi di essere incurante dell'autentica realtà del mondo fisico.
Telesio invita l'intellettuale ad indagare il mondo e le sue singole parti.
IL LEGAME TRA MAGIA E INDAGINE NATURALISTICA
Secondo Telesio anche gli oggetti materiali hanno una forma, di sensibilità, cioè possono percepire la modificazione del loro stato provocata dal contatto con gli altri corpi.
Tutti gli esseri sono dotati della stessa facoltà del sentire.
Tale visione viene collegata al panpsichismo (ogni cosa è dotata di anima) e all'ilozoismo (tutta la materia è animata), e ricollega quello che affermava Telesio sull'analogia tra la natura e l'uomo.
In questa fase, il legame tra scienza e magia è molto stretto: entrambe cercano di comprendere la natura per trasformarla a beneficio dell'uomo.
Nessun commento:
Posta un commento